L’incremento delle vendite di veicoli elettrici e ibridi nel 2019 è praticamente raddoppiato e si prevede che il trend registrato aumenterà sempre di più nei prossimi anni. Guardando i dati di mercato sulle vendite dei veicoli elettrici, è lecito ipotizzare un futuro non troppo lontano in cui la mobilità urbana, e in generale il modo di viaggiare, assumerà connotati molto differenti da come siamo abituati oggi. Parliamo, soprattutto, delle modalità di rifornimento dei veicoli, oggi relegato alle stazioni di servizio, che un domani, dovranno adattarsi alla sempre maggiore richiesta di colonnine di ricarica.
Sostituire il modello attuale di rifornimento a pompe di benzina con colonnine di ricarica, sembra da più parti, una soluzione poco praticabile. Questo perché ricaricare un veicolo elettrico impiega comunque più tempo rispetto ad un normale rifornimento di carburante. È facile ipotizzare lunghe file alle stazioni di rifornimento, e quindi è necessario cercare nuove strade, e come in tutte le situazioni di cambiamento, si aprono nuove opportunità di business, pronte ad essere colte.
Uno scenario diverso
Attualmente, i proprietari di veicoli elettrici dichiarano di ricaricare il proprio mezzo direttamente a casa nelle ore notturne. Ma, ovviamente, questa modalità ha dei grossi problemi di attuazione, soprattutto se dobbiamo viaggiare molto, per lavoro o anche per svago. Allora lo scenario immaginato da molti vede colonnine di ricarica diffuse, installate dai negozianti un po’ ovunque per attirare clientela, negli uffici, ma anche negli hotel e nei ristoranti. Installare impianti a colonnine, infatti, è risulta molto semplice. I distributori di benzina hanno bisogno di impianti sofisticati per limitare le esalazioni di sostanze nocive, o di cisterne interrate, che debbono necessariamente essere installate fuori dai centri urbani. Le colonnine di ricarica, invece, non producono alcun tipo di emissioni e possono essere installate ovunque, anche in mezzo alle abitazioni. Anche l’iter burocratico risulta abbastanza agevole.
In Italia l’installazione prevede unicamente la dichiarazione al comune tramite SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) entro 30 giorni dall’inizio del cantiere. Questa autocertificazione che da immediatamente diritto all’inizio dei lavori di installazione.
Come installare una stazione di ricarica per veicoli elettrici
È ormai chiaro, quindi, che l’installazione di colonnine di ricarica può essere un investimento proficuo, anche per incrementare il proprio business. Allora vediamo i parametri a cui fare attenzione prima di dotarsi di un impianto ricarica. Il primo punto su cui ragionare sarà la capacità di carico dell’impianto
unita al carico disponibile che deve essere di almeno di 7,4 Kw, considerando però anche i picchi di utilizzo generici di elettricità.
Per aumentare la potenza basterà rivolgersi al proprio fornitore di energia e per conoscere il wattaggio attuale, è sufficiente verificare i parametri direttamente in bolletta. In secondo luogo, potrebbe essere saggio installare un impianto fotovoltaico che alimenti la colonnina elettrica. In questo modo, non solo si limitano i costi di elettricità, ma si produce anche energia pulita al 100%. In questo modo, sarà più facile rientrare nell’investimento e attirare clientela particolarmente sensibile all’impiego di energie rinnovabili.
Infine sarà necessario fare un bilancio preventivo sui costi. Questa fase dovrà tenere conto dell’aumento della potenza di rete, del costo dei lavori elettrici, del prezzo della colonnina stessa e infine della manutenzione ordinaria.
Incentivi per l’installazione di colonnine di ricarica elettriche
Esistono diversi incentivi statali e regionali per aiutare economicamente tutti coloro che sono intenzionati a installare colonnine di ricarica, e i contribuiti aumentano nel caso queste siano alimentate da fonti rinnovabili come celle solari. L’eco Bonus, inserito nella legge di bilancio 2019, consente una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute per le infrastrutture che saranno installate entro il 2021. Nell’incentivo si può tenere conto anche dei lavori preliminari e dell’aumento di potenza della rete elettrica. Come suggerito, ai fondi nazionali si aggiungono anche quelli regionali.
La Toscana, per esempio, sta deliberando un piano di investimento dedicato sia a soggetti pubblici, che privati, anche ad uso esclusivo. Il fondo di circa di 2 milioni di euro, darà accesso a un rimborso pari al 50% a tutti i soggetti che presenteranno un piano di progettazione per l’installazione di punti di
ricarica di veicoli elettrici a colonnine.
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fotovoltaici, quindi da fonti totalmente rinnovabili. Works garantisce i migliori prodotti sul mercato e uno studio attento delle esigenze del cliente, offrendo anche servizi di consulenza per i clienti interessati alle nuove opportunità del mercato dell’energia pulita e della sostenibilità ambientale. Per avere ulteriori informazioni, conoscere tutti i vantaggi e ricevere il tuo preventivo gratuito, visita il nostro sito, oppure contattaci!